Il bilancio d’esercizio è un documento contabile fondamentale che fotografa la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica di un’azienda al termine di un determinato periodo amministrativo, solitamente un anno. È come una “radiografia” dell’azienda, che mostra la sua salute e le sue performance.
Il bilancio aziendale è composto da tre documenti principali, previsti dall’art. 2423 e seguenti del Codice Civile:
- Stato Patrimoniale (SP): Rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell’azienda in un preciso istante, solitamente alla fine dell’esercizio. Mostra cosa l’azienda possiede (attività) e come lo ha finanziato (passività e patrimonio netto). È diviso in due sezioni:
- Attivo: Comprende i beni di proprietà dell’azienda (es. immobili, impianti, crediti, disponibilità liquide). Si può intendere come l’insieme degli investimenti fatti dall’azienda.
- Passivo: Indica le fonti di finanziamento dell’azienda, cioè come sono state finanziate le attività. Include le obbligazioni verso terzi (es. debiti verso fornitori, banche) e il capitale proprio (patrimonio netto). Il Patrimonio Netto è la differenza tra Attivo e Passivo, e rappresenta il valore dell’azienda di proprietà dei soci/azionisti.
- Conto Economico (CE): Illustra il risultato economico dell’esercizio, ovvero se l’azienda ha realizzato un utile o una perdita. Mostra i ricavi generati e i costi sostenuti nel periodo considerato. Si può intendere come il film che racconta come si è arrivati alla foto rappresentata dallo Stato Patrimoniale. Le voci principali sono:
- Ricavi: Proventi derivanti dalle vendite di beni o servizi, ovvero l’attività caratteristica dell’azienda.
- Costi: Oneri sostenuti per l’acquisto di fattori produttivi (es. materie prime, lavoro, servizi) necessari per generare i ricavi.
- Margini: Differenze tra ricavi e costi di particolari “livelli”. Ad esempio, il Margine Operativo Lordo (EBITDA) è la differenza tra ricavi e costi operativi, prima di ammortamenti, accantonamenti, oneri finanziari e tasse.
- Reddito Operativo (EBIT): Il risultato della gestione caratteristica dell’azienda, prima di considerare la gestione finanziaria e le imposte.
- Utile Netto: Il risultato finale dell’esercizio, che rappresenta la ricchezza generata (o la perdita subita) dall’azienda, al netto di tutti i costi, oneri e imposte.
- Rendiconto Finanziario (RF): Evidenzia i flussi di cassa dell’azienda, ovvero le entrate e le uscite di denaro avvenute durante l’esercizio. Indica come è variata la liquidità aziendale e da quali attività (operativa, di investimento, di finanziamento) sono derivati i flussi. È un documento importantissimo per capire la capacità dell’azienda di generare cassa, anche in presenza di utili. Infatti, un’azienda può essere redditizia (avere utili), ma avere problemi di liquidità (scarsità di cassa).
- Flusso di cassa da attività operativa: Mostra la liquidità generata o assorbita dall’attività caratteristica dell’azienda.
- Flusso di cassa da attività di investimento: Evidenzia le entrate e uscite di denaro legate all’acquisto o alla vendita di immobilizzazioni (es. impianti, macchinari).
- Flusso di cassa da attività di finanziamento: Mostra i flussi di cassa derivanti da operazioni di finanziamento, come l’accensione o il rimborso di prestiti, l’emissione di azioni o il pagamento di dividendi.
A questi documenti si aggiunge la Nota Integrativa, che fornisce informazioni dettagliate sulle voci di bilancio, sui criteri di valutazione adottati e su altri aspetti rilevanti per la comprensione della situazione aziendale.
A cosa serve il bilancio aziendale?
Il bilancio d’esercizio ha molteplici finalità:
- Fornire informazioni sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’azienda: È lo scopo principale. Il bilancio serve a comunicare a terzi (stakeholder) la “salute” dell’azienda.
- Soddisfare obblighi di legge: La redazione del bilancio è un obbligo previsto dal Codice Civile per la maggior parte delle società di capitali.
- Strumento di controllo di gestione: La direzione aziendale utilizza il bilancio per monitorare le performance, individuare aree di miglioramento e prendere decisioni strategiche.
- Base per la determinazione del reddito imponibile: Il reddito fiscale, su cui si calcolano le imposte, deriva dal risultato di bilancio, apportando le variazioni previste dalla normativa fiscale.
- Strumento di comunicazione con gli stakeholder: Il bilancio viene utilizzato per comunicare con banche, fornitori, clienti, investitori, dipendenti, ecc. Ad esempio, le banche lo utilizzano per valutare la solvibilità dell’azienda e concedere finanziamenti. Gli investitori lo utilizzano per valutare la redditività e decidere se investire nell’azienda.
Come leggere e capire il bilancio aziendale?
La lettura e l’interpretazione del bilancio richiedono competenze contabili e finanziarie, ma ecco alcuni consigli pratici:
- Partire dalla Nota Integrativa: Leggere attentamente la Nota Integrativa per comprendere i criteri di valutazione adottati, gli eventi significativi dell’esercizio e altre informazioni qualitative che aiutano a contestualizzare i dati numerici.
- Analisi per indici: Calcolare e interpretare una serie di indici di bilancio, che mettono in relazione tra loro diverse voci dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico. Gli indici si dividono in:
- Indici di redditività: Misurano la capacità dell’azienda di generare profitto. Esempi:
- ROE (Return on Equity): Utile Netto / Patrimonio Netto. Indica la redditività del capitale proprio.
- ROI (Return on Investment): Reddito Operativo / Capitale Investito (totale attivo). Misura la redditività degli investimenti.
- ROS (Return on Sales): Reddito Operativo / Ricavi di vendita. Indica la redditività delle vendite.
- Indici di liquidità: Valutano la capacità dell’azienda di far fronte agli impegni finanziari a breve termine. Esempi:
- Indice di liquidità primaria (Quick Ratio): (Attività correnti – Rimanenze) / Passività correnti. Misura la capacità di coprire le passività a breve con le attività più liquide.
- Indice di liquidità secondaria (Current Ratio): Attività correnti / Passività correnti. Indica la capacità di coprire le passività a breve con tutte le attività correnti.
- Indici di solidità patrimoniale: Misurano la solidità finanziaria dell’azienda e il suo grado di indebitamento. Esempi:
- Indice di indebitamento: Totale Passività / Patrimonio Netto. Indica il rapporto tra debiti e capitale proprio.
- Indice di autonomia finanziaria: Patrimonio Netto / Totale Attivo. Misura la quota di attività finanziata con capitale proprio.
- Indici di efficienza Misurano la rotazione delle attività per esempio il DSO (Days Sales Outstanding): (Crediti verso Clienti / Ricavi di Vendita) * 365. Indica in media in quanti giorni vengono incassati i crediti dai clienti. Un DSO alto indica che i clienti stanno pagando con tempistiche lunghe, e potrebbe essere sintomo di cattiva gestione del credito o di difficoltà da parte dei clienti.
- Indici di redditività: Misurano la capacità dell’azienda di generare profitto. Esempi:
- Analisi per flussi: Analizzare il Rendiconto Finanziario per comprendere come si è evoluta la liquidità dell’azienda e quali sono state le principali fonti e impieghi di cassa.
- Analisi temporale: Confrontare i dati di bilancio di più esercizi per individuare trend e andamenti nel tempo. Ad esempio, si può osservare se la redditività è in crescita o in calo, se l’indebitamento sta aumentando o diminuendo, ecc.
- Analisi comparativa (Benchmarking): Confrontare i dati di bilancio dell’azienda con quelli di aziende concorrenti o con la media del settore di appartenenza per valutare la performance relativa.
Conclusione:
Il bilancio d’esercizio è uno strumento essenziale per comprendere la situazione economica, patrimoniale e finanziaria di un’azienda. La sua corretta lettura e interpretazione, attraverso l’analisi per indici, l’analisi dei flussi, l’analisi temporale e il benchmarking, consente di valutare la performance aziendale, individuare punti di forza e di debolezza e prendere decisioni informate.
Ricordati che questa è una spiegazione generale, e l’analisi di bilancio può essere molto più complessa e articolata a seconda del contesto e delle specifiche esigenze. In caso di dubbi o per approfondire l’analisi, è sempre consigliabile rivolgersi a un professionista esperto, come un commercialista o un revisore contabile.
un esempio semplificato di un bilancio aziendale, composto da Stato Patrimoniale e Conto Economico. Userò una struttura schematica, simile a quella utilizzata nella pratica, ma con dati fittizi e semplificati per maggiore chiarezza.
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